Sempre fondamentale ricordare la battaglia contro ogni tipo di violenza sulle donne

Il nostro editorialista Davide Giacalone, nel consueto appuntamento con la rassegna stampa del mattino, oggi è partito dal tema cruciale del piano vaccini. Cruciale perché, ha spiegato Giacalone, se non sapremmo distribuire in modo perfetto e veloce i vaccini, tutto il resto sarà impossibile da gestire. I danni economici risulterebbero, con il passare dei mesi, via via irreparabili. Da questo punto di vista, ha notato, è preoccupante che il governo italiano abbia scelto la via tedesca, ossia chiedere e affidarsi alle regioni. Mentre in Germania, Stato federale, questa procedura è obbligatoria, le nostre regioni non sono stati e non si capisce - secondo Giacalone - perché in pieno stato di emergenza si debba continuare a delocalizzare le decisioni. Tanto è vero, che a tutt’oggi 10 regioni su 20 non hanno neppure risposto all’appello del governo. Parlando, poi, della scuola, Davide Giacalone ha notato come la decisione eventuale di riaprire il 9 dicembre, consentendo il ritorno in classe dei ragazzi, rischia di essere un nuovo autogol, se entro quella data non sarà stato affrontato il tema dei trasporti locali e degli orari delle scuole e delle nostre città. Non si ha alcuna notizia in merito, ha notato Davide Giacalone.  Ultimo tema affrontato da Giacalone, il drammatico calo demografico dell’Italia. Nel 2021, rischiamo di sfondare al ribasso quota 400.000 nuovi nati nel nostro paese. Secondo Davide Giacalone, è necessario essere sinceri e anche duri, bisogna finirla di accampare scuse talvolta anche banali, per giustificare un dato di fatto: siamo meno interessati a investire sul nostro futuro. Perché i bambini profumano di futuro, questo è intuitivo, dire che l’incertezza e la paura spingano a farne sempre di meno, significa dimenticare gli insegnamenti della storia. Anche nel nostro paese. ‘Mi rendo conto di attirarmi antipatie, ha notato Giacalone, ma preferisco essere sincero’. Con Barbara Stefanelli, vice direttore del Corriere della Sera, abbiamo cominciato ad affrontare il tema del 25 novembre, la giornata mondiale contro la violenza fisica e psicologica sulle donne. Con la Stefanelli, abbiamo sottolineato quanto sia fondamentale continuare un lavoro giorno dopo giorno che permette alle donne di considerare aperta ogni porta davanti a loro. È importante, ha ricordato il vice direttore del Corriere della Sera, quanto stabilito dal governo, vale a dire la decontribuzione per le aziende che assumano donne. Una spinta, un incentivo, per raggiungere l’obiettivo finale di rendere le donne libere di scegliere il proprio futuro professionale e di vita. Impegno di noi tutti, uscire dalle scatole dal colore azzurro o dal colore rosa, che finiscono per tracciare una strada da cui è difficile uscire. Ecco perché, concluso, è importante mantenere ricorrenze come quella del 25 novembre. #ilpostinfabbrica. Oggi con Fercam, azienda leader in Europa nel settore dei trasporti e della logistica, specializzata in spedizioni su strada, rotaia, aeree e marittime. nata nel 1949 a Bolzano, dove ha la sede principale, oggi è presente in 19 paesi del mondo, dal Nordafrica all’estremo oriente. Molto attiva nelle collaborazioni con università e its, ha 2100 dipendenti e ne cerca subito 37. A parlarne la referente risorse umane per il centro Italia, Anna Chiara Prato.Fercam cerca in modo particolare giovani talenti, da inserire nella propria struttura. Professionisti a cui verrà assicurata una costante formazione, in seno alla stessa azienda. Mandate il vostro curriculum a www.unimpiego.it/ilpostinfabbrica. Con Claudia Parzani Top manager e fondatrice dell’associazione Valore D, che ha da poco pubblicato Meravigliose, tour guidato all'interno di noi stesse, libro in cui protagoniste sono proprio le donne con le loro mille anime diverse, abbiamo approfondito i temi legati al 25 novembre. Secondo Claudia Parzani, la strada è oggettivamente ancora lunga, ma negli ultimi quindici-vent’anni si è assistito ad un’oggettiva accelerazione, che fa ben sperare. Insomma, si sono fatti grandi progressi, che non devono bastare a nessuno, ma indicano una via. Secondo Claudia Parzani, è fondamentale che ciascun uomo si ricordi, prima di cedere a pulsioni incontrollabili, che nella propria vita almeno una donna da amare ci deve essere stata per forza. La madre, una figlia, una compagna. Anche una persona potenzialmente in grado di compiere azioni orribili, se avesse la capacità di fermarsi, riflettere e ripartire dall’amore provato per un proprio affetto vicino, potrà migliorare e contribuire al cambiamento. Diamo spazio stamattina ad una produzione d'eccellenza e di successo del nostro paese: il prosecco. Parliamo della situazione del mercato, delle prossime feste, ma anche di un'importante novità che sarà presentata oggi, il prosecco rose certificato dal consorzio del prosecco.Ne abbiamo parlato, in Non Stop News, con il direttore del Consorzio di tutela del Prosecco DOC, Luca Giavi. Giavi ha ricordato come si trovasse già nei negozi o venisse servito al ristorante e al bar il prosecco rosè, ma da oggi sarà possibile bere Prosecco Rosè DOC certificato. Prodotto seguendo rigidamente le regole stabilite. Dedichiamo alcuni minuti ad una storia che arriva dalla Puglia. I genitori della bimba di nove mesi affetta dalla Sma di 1’ grado, una delle forme più gravi di distrofia muscolare. Per una questione burocratica, la diagnosi della malattia con 28 giorni di ritardo, la famiglia di Melissa non può accedere alle cure gratuite. Sta provando, a Roma, una terapia con un farmaco sperimentale, già in uso negli Stati Uniti da circa due anni. Una cura estremamente dispendiosa, inavvicinabile per una famiglia normale. È partita una campagna di raccolta fondi, attraverso la nota piattaforma Go Found Me. Tutti i particolari nell’intervista e nel servizio dedicato alla storia, che trovate nel nostro sito Rtl.it. Conclusione affidata al direttore di Vanity Fair, Simone Marchetti. Con lui abbiamo presentato le Vanity Fair Stories, in programma nel prossimo fine settimana. in collaborazione con RTL 102.5. ‘È importante esserci e restare qui, nonostante tutte le limitazioni imposte dalla pandemia’, ha ricordato Simone Marchetti. Ci saremo anche quest’anno, con le storie dei nostri ospiti e dei nostri amici. Un modo per testimoniare quella che, a nostro parere, è l’esigenza più importante sentita di questa fase storica: accettare, anzi, cercare il cambiamento’. Il cambiamento non deve far paura, è parte della naturale evoluzione dell’essere umano e delle società. All’inizio, ha riconosciuto, l’evoluzione fa paura, può spiazzare, ma poi si aprono delle prospettive semplicemente impensabili. Il suo augurio, per i prossimi mesi, è riconoscere gli altri e sapersi donare agli altri.All’interno di Non Stop News, con Giusi Legrenzi, Pierluigi Diaco e Fulvio Giuliani.