Giorgia Meloni: l’importante è vaccinarsi, ma il governo deve fornire i vaccini. Siamo in ritardo
Il nostro editorialista Davide Giacalone, nel consueto appuntamento del mattino con la rassegna stampa, ha aperto i suoi interventi dallo scontro sul decreto milleproroghe, che al suo interno ha anche il blocco delle trivellazioni. Davide Giacalone si è concentrato, in particolar modo, sullo strumento del milleproroghe stesso, che a suo dire ha storicamente dato pessima prova di sé essendo di fatto costruito per rimandare la soluzione dei problemi. Ovverosia, lasciarli così come sono. Quanto al rinvio, tramite blocco, delle cartelle esattoriali, Davide Giacalone ha sottolineato che bisogna essere ben chiari sul punto: in questo caso, di sicuro non si viene incontro alle esigenze dei cittadini colpiti dalla pandemia, ma si fa un oggettivo favore a coloro che non avevano rispettato i propri obblighi con il fisco, ben prima della comparsa del coronavirus. Basta intendersi, ha sottolineato Giacalone. Quanto al caso della sentenza sportiva su Juventus-Napoli, Giacalone ha sottolineato come il caso in sé sia un’ottima occasione per ricordarsi come andrebbero trattate le notizie relative alla giustizia. I primi due gradi, in questo caso della giustizia sportiva, erano parte del procedimento, che poi è andato a conclusione nel più alto grado esistente della medesima, vale a dire il Consiglio Arbitrale del Coni. Quest’ultimo ha ribaltato le prime due decisioni, come noto. Un fatto, ha ricordato Giacalone, che soprattutto deve permetterci di far mente locale su un passaggio cruciale: non si può dire che nessuno sia colpevole o innocente, prima della conclusione di un processo. Prima dell’ultimo grado di giudizio e questo vale sempre. Sul blocco imposto ai confini del Regno Unito, per la cosiddetta ‘variante inglese’ del virus, Davide Giacalone ha lodato il ruolo della Commissione Europea. Quest’ultima, pur non avendo una specifica competenza in materia, è intervenuta ieri facendo pressione sui paesi membri, perché trovino una soluzione al blocco che rischia di soffocare la Gran Bretagna. Una lezione, secondo Giacalone, considerato che sarebbe stato anche abbastanza semplice non interessarsi del problema, ricordando che Londra è alle sue ultime settimane di permanenza nell’Unione. Un buon segnale, invece, da cui ci si augura anche il governo di Sua Maestà possa trarre utili lezioni. #Ilpostyinfabbrica, oggi con Irem spa, gruppo internazionale nato nel 1979 in Sicilia, leader nell’esecuzione di progetti che riguardano il settore “oil and gas”. Le raffinerie prodotte da Irem sono presenti in tutta Europa e medio oriente. Azienda top in Italia per la gestione finanziaria e del personale, ha vinto il premio industria Felix nel 2020. Ha 4330 dipendenti e ne cerca subito 152. Nonostante ci sia forte disoccupazione in Sicilia, Irem ha forte difficoltà a trovare competenze. È per questo che con Confindustria Sicilia hanno organizzato un corso di formazione per saldatori e tubisti. Abbiamo parlato con l’amministratore delegato, Giovanni Musso, delle 152 posizioni aperte che interessano perlopiù sedi all’estero, in particolar modo Belgio, Mozambico e Oman. Con il vice direttore del Corriere dello Sport, Alessandro Barbano, abbiamo commentato la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni, che ha ribaltato il tre a zero inflitto a Napoli a tavolino, per la mancata presenza allo Stadium di Torino, lo scorso 4 ottobre. Secondo Alessandro Barbano, il Coni non ha fatto null’altro che ristabilire un principio di diritto, vale a dire la preminenza della legge dello Stato, sui regolamenti interni, come nel caso del protocollo stilato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio. Secondo Barbano, nella sentenza di appello si era stabilito che il Napoli si fosse costruito il caso, pur di non presentarsi a Torino. Una conclusione, sottolinea Barbano, che è stata completamente cancellata dal Coni. Il vicedirettore di Fanpage, Francesco Cancellato, ha trattato in Non Stop News il tema dell’avvio del piano vaccinale europeo. Secondo Cancellato, questa è veramente la luce in fondo a questo lunghissimo tunnel, anche se dal Ministero della Salute arrivano indicazioni per un’uscita dalla fase delle maggiori restrizioni solo per la fine dell’estate. La speranza, ha sottolineato il vicedirettore di Fanpage, è che in realtà si possa essere almeno in parte fuori dalle conseguenze dirette della pandemia prima del termine dell’estate. Quanto alle convulsioni politiche di queste settimane, secondo Francesco Cancellato a questo punto è veramente arduo pensare che il governo possa andare in crisi. Anche ieri, il Presidente del Consiglio e Italia Viva hanno dato la sensazione di poter trovare un punto di equilibrio, oltre le tensioni che continueranno. Secondo Cancellato, peraltro, il vero punto all’orizzonte è quello della lunga corsa per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, che caratterizzerà l’ultima fase di questa legislatura. Di Natale abbiamo parlato, invece, con il presidente consorzio Franciacorta, Silvano Brescianini. Un Natale, che pur nel mezzo di una serie pressoché infinita di norme e restrizioni, sarà all’insegna anche delle bollicine. In particolare, le buonissime bollicine italiane della Franciacorta. Il presidente Brescianini ha sottolineato la grande varietà delle bottiglie Franciacorta, frutto di anni e anni di duro lavoro sul campo e ricerca continua. Un modo anche per salutare senza il minimo rimpianto il 2020 e puntare tutto e con grande entusiasmo sul nuovo anno. La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è stata ospite di Non Stop News. Con lei abbiamo parlato della scelta del suo partito di fare ostruzione in aula, sulla manovra economica. ‘Facciamo ostruzione, ha spiegato Giorgia Meloni, perché non condividiamo assolutamente l’impianto della manovra stessa. Continueremo a farlo, sfruttando tutti i tempi a nostra disposizione, come previsto dai regolamenti parlamentari’. Quanto alle trattative in seno alla maggioranza, sul Recovery Fund e non solo, secondo la leader di Fratelli d’Italia la maggioranza è chiaramente spaccata al suo interno e sulla figura stessa del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Più forte di tutto, però, è la voglia di spartirsi le poltrone. Questa, secondo la Meloni, è l’unica vera ragione di sopravvivenza del governo. Quanto alla popolarità del premier, la leader di Fratelli d’Italia ha ironizzato sui sondaggi che vedrebbero in salita la popolarità personale di Conte, sottolineando di credere a questo punto di incontrare ogni giorno esclusivamente coloro che invece non hanno grandissima simpatia per il premier... La Meloni si è soffermata, poi, sulla vicenda delle migliaia di nostri connazionali bloccati nel Regno Unito. Non mi meraviglio, purtroppo, ha ribadito la Meloni, ‘perché so molto bene quanto disinteresse ci sia nei confronti dei nostri connazionali all’estero. Per noi di Fratelli d’Italia, invece, questa è stato sempre un’ossessione, che portò anche alla conquista del voto degli italiani residenti fuori dei confini della patria. ‘Detto questo - argomenta la Meloni- l’incapacità di tutelare i nostri concittadini, oggi in Gran Bretagna, ricorda anche l’incapacità di andare a recuperare i nostri pescatori sequestrati in Libia’. ‘Ci sono voluti quasi 110 giorni - ha ricordato - tralasciando la sceneggiata del loro ritorno in patria. Quanto ai vaccini, Giorgia Meloni ha invitato tutti i cittadini a vaccinarsi, seguendo le indicazioni scientifiche. ‘Non si può obbligare a farlo, ma è giusto che lo Stato faccia di tutto per spingere verso la vaccinazione di massa. L’importante è che i vaccini stessi siano disponibili al più presto’, ha concluso Giorgia Meloni.All’interno di Non Stop News, con Giusi Legrenzi, Fulvio Giuliani, Pierluigi Diaco e Enrico Galletti