Addio al mito di Paolo Rossi

Il nostro editorialista, Davide Giacalone, ha aperto la rassegna stampa di oggi ricordando la figura di Paolo Rossi. Straordinario campione, simbolo del mondiale del 1982 in Spagna, oggi eroe nazionale nel ricordo di tutti. Davide Giacalone, però, ha ricordato anche un passaggio diverso della sua vita e della sua carriera, precedente le gioie inarrivabili del mondiale. Quando Paolo Rossi, squalificato per due anni, in seguito all’inchiesta sul presunto calcioscommesse, fu etichettato in modo assai severo. ‘Voglio ricordare anche quell’Italia’, ha sottolineato Davide Giacalone. ‘Perché ho la sensazione che molti, ricordando i grandi campioni quando se ne vanno, ricordino soprattutto ciò che erano loro all’epoca e questo è comprensibile, ma non deve distorcere la realtà degli eventi’. Parlando delle tensioni politiche, poi, sul Next Generation EU, Davide Giacalone ha sottolineato come l’Italia rischi di pagare un prezzo altissimo al confronto-scontro in seno alla maggioranza. Quanto alla commozione, ieri, della cancelliere Angela Merkel. secondo Giacalone, la vera commozione da sottolineare è quella registrata quando la cancelliera ha risposto a muso duro ai deputati di Alternativa per la Germania, che si erano schierati con i negazionisti del Covid. Il suo richiamo ai valori dell’Illuminismo, una grandissima prova di civiltà e democrazia per tutti noi. Conclusione sui temi della giustizia, su cui - a dire di Davide Giacalone - bisognerebbe ricordare sempre la prudenza e la forza di aspettare l’ultimo grado di giudizio, senza farsi trascinare dalle emozioni. Con Emanuela Locci, Corporate Communication and Public Affairs di Google per l’Italia e la Grecia, abbiamo parlato delle ricerche più amate dagli italiani, in questo difficilissimo 2020. Naturalmente, a dominare sono tutte le chiavi di ricerca legate alla pandemia e al Covid-19, anche se non mancano ricerche radicalmente differenti, a testimoniare la voglia di evasione degli italiani, davanti all’inimmaginabile disastro della pandemia. Altra caratteristica dolorosissima di questo anno, il lunghissimo elenco di grandi addii. A livello globale, ma non solo. Fino all’ultimo saluto, quello proprio di oggi a Paolo Rossi. Con il professore Lorenzo Dania, primario degli ambulatori di immunologia, reumatologia, allergologia e malattie rare dell’ospedale San Raffaele di Milano, abbiamo parlato della notizia dei casi di reazione allergica grave, segnalati in Gran Bretagna dopo la somministrazione del vaccino contro il covid. Il professor Dania ha tranquillizzato tutti, sottolineando come i soggetti in questione siano affetti da gravi forme di allergia e pertanto non possano essere considerati esemplari per la grande maggioranza della popolazione. Dania si è detto assolutamente certo che l’autorizzazione da parte dell’agenzia europea del farmaco arriverà soltanto dopo tutti gli approfondimenti necessari e che il vaccino verrà reso disponibile solo quando perfettamente sicuro. Peraltro, un traguardo ormai molto vicino. L’attualità in chiave ironica, la satira in questi tempi articolati e complessi: dalle mosse della politica alla nostra convivenza con il virus. Federico Palmaroli e' partito con le più belle frasi di Osho, ma poi e' diventato ben altro. I suoi "meme" che spopolano sl web, sono diventati un libro: "vedi de fa poco 'o spiritoso: il meglio (e il peggio) di un anno italiano" edito da Rizzoli.Con Massimo Callegari, telecronista di Dazn e Mediaset, abbiamo ricordato la straordinaria figura di Paolo Rossi. Un uomo gentile e semplice, ha sottolineato Massimo Callegari, con cui era praticamente impossibile fare quattro passi ovunque, in Italia e nel resto del mondo, senza essere continuamente fermati dalla gente. E lui, sempre disponibile, sempre gentile, sempre una parola di attenzione per tutti. Eppure, era Paolo Rossi, l’uomo del Mundial 1982, il mito. Stargli vicino, ha ricordato, era estremamente istruttivo, perché ti rendevi conto di cosa avesse significato per lui essere Paolo Rossi, senza perdere mai la delicatezza e la gentilezza. ‘Questo, ha sottolineato, il vero ricordo che io ho di lui’. Con Alfonso Celotto, professore ordinario di Diritto Costituzionale, abbiamo parlato del prossimo ritorno di tutta Italia in zona gialla, a cominciare dalla regione Lombardia, che attende di scalare da arancione a gialla entro domenica. Il professor Celotto ha sottolineato quanto sia importante che l’intero paese possa riconquistare un grado di libertà, pur mantenendo l’assoluta prudenza in vista del Natale. Se è vero, infatti, che riapriranno i ristoranti anche se solo a pranzo e la totalità delle attività commerciali, è bene mantenere la massima attenzione, in vista dei giorni delle feste, per non ripiombare in una situazione di estrema gravità che abbiamo appena provato. Il professor Celotto ha ricordato, poi, come gli italiani siano riusciti ad adattarsi anche all’impensabile o quasi, ad esempio il coprifuoco notturno partire dalle 22.00, che è una misura bellica. Eppure, oggi riusciamo a gestirla senza particolare nervosismo. Una nota di merito per tutti noi.All’interno di Non Stop News, con Giusi Legrenzi, Pierluigi Diaco, Fulvio Giuliani e Enrico Galletti.