La soluzione trovata dal governo per Autostrade è pessima

Il nostro editorialista Davide Giacalone, nel consueto appuntamento in rassegna stampa, ha commentato la conclusione del Consiglio dei Ministri notturno sulla vicenda Autostrade. Giudizio severissimo sulla soluzione trovata, vale a dire la riduzione della partecipazione azionaria della famiglia Benetton al 10% e la cessione della maggioranza a Cassa Depositi e Prestiti. Non si può e non si deve parlare di public company, ha sottolineato Giacalone, in quanto la public company prevederebbe l’assenza di un socio di maggioranza, ossia esattamente il ruolo che dovrebbe ricoprire Cassa Depositi e Prestiti. Dunque, nessuna public company, ma puro controllo dello Stato. Una nazionalizzazione, insomma. Resta inevasa, poi, la domanda su chi gestirà Autostrade, presumibilmente Anas, che non ha mai particolarmente brillato a sua volta. Una non-soluzione, secondo Davide Giacalone, che spiana la strada anche ad una figuraccia internazionale: come potrà essere valutato all’estero, si chiede Giacalone, un governo pronto a costringere l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo di una società quotata in Borsa? Quanto alla decisione della Gran Bretagna di escludere il colosso cinese Huawei dalla corsa del 5G, Giacalone ha ricordato come l’Europa, con i suoi 500 milioni di abitanti e la sua potenza economica,  dovrebbe assolutamente farsi carico di una innovazione tecnologica di questa portata, collaborando con gli Stati Uniti. L’opinione di Davide Giacalone del 15 luglio 2020, all’interno di Non Stop News, con Giusi Legrenzi, Fulvio Giuliani e Pierluigi Diaco.