Don Malgesini ucciso e le leggi che non vengono fatte rispettare

Durante la rassegna stampa Giacalone ha affrontato inizialmente l’omicidio, avvenuto ieri  a Como, di Don Roberto Malgesini, il prete degli ultimi. Per Davide proprio il lutto dovrebbe indurre tutti a fermarsi a riflettere. Non tanto sull’autore del delitto, un extracomunitario che era tra coloro che venivano aiutati da Don Malgesini, ma sul fatto che in questo Paese le leggi esistano, ma vi sia scarsità di figure che quelle leggi fanno poi rispettare. Il senzatetto omicida  doveva essere espulso già nel 2015, ma nessuno aveva provveduto a far rispettare la sentenza e quindi stava ancora nel nostro Paese.   Poi Giacalone è intervenuto sul presunto patto Pd Movimento cinque stelle. Ha citato il premier Conte e le sue parole di ieri: se falliremo con i soldi del Next Generation potrete mandarci a casa. Spiega Giacalone che i soldi arriveranno nel 2021, verranno spesi tra il 2022 e il 2023 e a quel punto se ne vedranno i risultati. Ma questa legislatura finisce nel 2022, quindi pare che Conte abbia chiesto di non essere mandato a casa subito.   Passando alla politica estera con gli accordi di Abramo tra Israele, Bahrein ed Emirati Arabi, Davide ha definito questo il più significativo risultato politico della presidenza Trump anche se il problema non è solo firmare l’accordo, ma bisognerà anche farlo funzionare.   Una battuta anche sui 30 carcerati che a Foggia percepiscono il reddito di cittadinanza, alcuni che addirittura lo hanno chiesto ed ottenuto quando già in carcere. La domanda per Davide è: ma che razza di banche dati abbiamo? L’Inps non è nemmeno in grado di individuare coloro che come residenza ufficiale hanno la galera . Problema ampio e diffuso delle varie banche dati in Italia che difficilmente riescono ad essere interoperative. L’opinione di Davide Giacalone del 16 settembre 2020, all’interno di Non Stop News, con Giusi Legrenzi, Fulvio Giuliani e Pierluigi Diaco.