L’Italia aveva la migliore rete di telefonia cellulare

l nostro editorialista, Davide Giacalone, in rassegna stampa ha parlato delle discussioni che stanno avvenendo sulla scuola.Perché stiamo ancora aspettando la conferenza tra stato e regioni ? Perché una malaugurata e dissennata riforma costituzionale del 2001, stabilì che la scuola e la sanità erano materie regionali. Questo perché la sinistra di allora riteneva di fare una riforma costituzionale intitolata al federalismo, per togliere consensi alla Lega. Il risultato fu che persero le elezioni e questo “Scasso” che stiamo vedendo. Se questo non bastasse, c’è una serie di test per gli insegnanti, che alcuni di loro non vuole fare, Hanno ragione, perché c’è un diritto alla privacy, ma devono starsene a casa da licenziati. Non si può mandare a scuola i propri figli senza sapere se un insegnate è o non è positivo.Poi ha parlato del lavoro, e dell’aumento dei dipendenti pubblici. Se c’è una attività produttiva in cui devi impiegarli va bene, ma aumentarli solo per dire che c’è più gente che lavora no. In un anno sono stati persi 752mila posti di lavoro. La concentrazione della perdita di posti di lavoro, per lo più, giovani e donne, mostra che queste sono le categorie di lavoratori con contratti meno garantiti e che vengono soccorsi con più difficoltà. Ma il sussidio non basta, bisogna creare lavoro, perché il sussidio a un certo punto finisce. Ci sono tante cose che possono essere fatte per far crescere le occasioni di lavoro, ma se si pensa di dover soccorrere 752 persone con i sussidi, si crea un “Travaso momentaneo” di ricchezza e non ne crei per il futuro. Sulla rete unica ha poi detto che l’Italia aveva la migliore rete di telefonia cellulare, ed è stata privatizzata in modo pessimo, depredata e distrutta. Quello che garantisce il mercato della crescita tecnologica, sono le regole e la capacità di farle rispettare. Pensare che questo possa avvenire intitolando le azioni a questo o a quel ministero, francamente mi sembra un illusione “social passatista” che significa che spesso il nuovo assomiglia al peggior passato. Sulla svolta Fed, e il blocco dei tassi che resteranno bassi per anni dopo il crollo del Pil degli Stati Uniti e la mossa degli USA per salvare l’occupazione, nei giorni chiave delle presidenziali, Giacalone ha detto: gli Stati Uniti nell’ultimo trimestre hanno fatto un meno 31.7 di pil, ed è stata una botta recessiva, anche se rispetto alle previsioni è andata un pò meglio, il che è preoccupante. Aveva ragione Draghi quando scrisse sul Financial Times che saremmo entrati in una stagione dove i debiti sarebbero cresciuti e durati per molto tempo. La Fed abbandona l’idea che se l’inflazione sale più del 2% bisogna intervenire. Questo perché entriamo in una stagione dove non sappiamo cosa prevedere, ma secondo Giacalone, l’annuncio della Fed non sarà eterno.L’opinione di Davide Giacalone del 28 agosto 2020, all’interno di Non Stop News, con Barbara Sala, Enrico Galletti e Luigi Santarelli