Il nuovo Dpcm e la distensione rapporti tra i vari livelli istituzionali
Il nostro editorialista, Davide Giacalone, è partito oggi in rassegna stampa dalle comunicazioni del Presidente del Consiglio, ieri in parlamento. Secondo Giacalone, è importante ed è anche una buona notizia che finalmente oggi gli italiani conoscano un metodo, che dovrà accompagnarci nei prossimi mesi. Il metodo, in base al quale si deciderà come procedere alle restrizioni di diverso livello, seguirà un automatismo legato all’indice RT e a quello di occupazione dei posti in ospedale. Proprio quest’ultimo, in verità, resta il punto più complesso, perché difficile da rendere oggettivo. Attendiamo, ha sottolineato Giacalone, il testo del DPCM, per fare ulteriori valutazioni. Passando all’assalto terroristico di Vienna, Davide Giacalone ha sottolineato come si sia davanti ad un vero e proprio atto di guerra, contro l’Occidente. Pertanto, vanno applicate le leggi di guerra, cercando in tutti modi di catturare in vita gli attentatori, in modo da poter ottenere quante più informazioni è possibile da loro. È chiaro, ha precisato, che nel pieno dell’emergenza è anche comprensibile che si arrivi alla soppressione sul posto dei terroristi, nel tentativo di difendere gli innocenti. Ci siamo occupati, poi, della scuola. Ancora una volta, ha ricordato Giacalone, dobbiamo ricordarci che ci siamo arresi su questo fronte molto prima di altri paesi, che stanno facendo di tutto per mantenere aperte le scuole. Detto questo, potremmo approfittarne per far finalmente crescere la didattica a distanza, non limitandosi a dei collegamenti attraverso Zoom o Skype. L’opinione di Davide Giacalone del 3 novembre 2020, all’interno di Non Stop News, con Giusi Legrenzi, Pierluigi Diaco e Fulvio Giuliani