Elezioni, i tredici candidati impresentabili
Primo tema toccato oggi da Davide Giacalone in rassegna stampa è il no del Tar alla richiesta del governo di far sospendere la misurazione della febbre a scuola nella regione Piemonte. Non è vero che il Tar da ragione al Piemonte e torto al governo, anche perché il Tar non ha nemmeno incominciato a discuterne. Quello che ha stabilito il governo è che i genitori prima di portare i figli a scuola devono misurargli la temperatura, esentando la struttura pubblica e scaricando sui genitori la responsabilità. Il Piemonte risponde provando la febbre all’ingresso delle scuole. Il Tar non dice no alla sospensione perché cosi facendo la temperatura si misura due volte, una a casa e una a scuola.Poi ha parlato dell’omicidio di Willy Montero, e del reddito di cittadinanza percepito dalla famiglia Bianchi, che ora è stato revocato.Sui giornali tutti scrivono il falso quando dicono che il reddito di cittadinanza era percepito da chi ha ucciso Willy, perché il reddito lo percepivano i genitori degli indagati. Il problema non è a chi vanno, ma che in certi casi finiscono nelle tasche degli evasori fiscali. I giornali poi emettono sentenze nel giro di 24 ore, ma un processo sul branco che ha ucciso Willy ancora non c’è.Per le elezioni ha parlato dei tredici candidati impresentabili, quasi tutti tra Campania e Puglia e dell’antimafia dice che molti sono in lista con De Luca e Caldoro. Vengono chiamati “Impresentabili” i candidati che invece si sono presentati e che fra qualche ora saranno anche votati, perché al momento sono ancora votabili. Se una persona è condannati per reati di tipo particolare, tra le pene accessorie c’è la perdita dei diritti politi, quindi di non potersi candidare o addirittura di non potere votare. Questi tredici candidati non si trovano in questi elenchi, e quindi si sono presentati perché ai sensi della legge, magari anno delle pendenze ma non sono ancora stati condannati. In Italia esiste una categoria di soggetti che sono accusati, ma che lo stato non riesce a processare, per cui non libera gli innocenti dal sospetto e non condanna i colpevoli alla galera.L’opinione di Davide Giacalone del 18 settembre 2020, all’interno di Non Stop News, con Barbara Sala e Enrico Galletti e Luigi Santarelli