Gabriele Faggioli

Il presidente del Clusit e Ceo di Digital360 ha parlato dei rischi informatici legati allo smart working

Cosa accade se un'azienda non fornisce ai propri dipendenti i dispositivi da utilizzare per lavorare da casa? Dati informatici riservati potrebbero finire in una sorta di miscuglio difficile da districare. Dei rischi che si possono correre con lo smart working ha parlato, oggi in Non Stop News, Gabriele Faggioli, presidente di Clusit, Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica e Ceo di Digital 360, spiegando gli accorgimenti da adottare. "Dobbiamo iniziare a pensare al lavoro non solo in termine di orari ma di produttività. Chi non ha voglia di lavorare non lo fa né in ufficio né a casa". Ci sono però diversi rischi, ad esempio perdere dei dati appartenenti all'azienda che però si trovano sul nostro computer personale: "Il rischio se lo assume l'azienda nel momento in cui non fornisce ai propri dipendenti gli strumenti adatti; chiaramente fanno eccezione i casi di grave negligenza da parte dei lavoratori".All’interno di Non Stop News, con Barbara Sala, Luigi Santarelli e Pietro Sorace