Gazzelle
Come il pane
Un pezzo che parla di tutte le bugie che ci raccontiamo per fare finta di stare bene anche quando non è così, per paura di spostare le cose e non creare disordine. Alla fine succede comunque: le cose si spostano, le persone pure, e noi ci proteggiamo come possiamo.
«Stavo lavorando a questa canzone, senza saperlo, da tutta la vita. Dicono che il dolore alla fine serva sempre. Io non lo so se serve, ma so che ogni tanto guardo il cielo e mi sento così, come questa canzone al minuto ‘2.40’», racconta Gazzelle.